Zed1 - L'amore sbagliato - IDoLove Uban Art Festival

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L’amore sbagliato
Zed1 ha accettato l’invito al Festival IDoLove con molto entusiasmo e così descrive l’esperienza: “ Le ragazze di IDoLove Urban Art Festival mi contattarono per dipingere la parete di una casa all'interno di un complesso popolare molto carino, a due passi dal centro di Dolo. Fu una bellissima esperienza perché insieme a me vi erano altri artisti che non vedevo da anni, facemmo subito una bella rimpatriata, ricordando i tempi passati. Nel quartiere gli abitanti ci presero subito a ben volere, offrendoci delizie cucinate da loro”.

Il disegno realizzato da Zed1 a Dolo, è uno dei suoi preferiti, come sottolinea lui stesso, in quanto è il risultato di una storia d’amore vissuta dall’artista qualche anno prima e che decide di raccontare su questa parete con “grande trasporto”.
Marco Burresi riporta le sue emozioni sui muri, trasformandole in immagini vivide, empatiche e coinvolgenti. Questa operazione ha per lui una valenza terapeutica e proprio per questo a Dolo il suo linguaggio si mostra diretto e sincero.
L'artista toscano sottolinea qui un aspetto ben preciso delle relazioni tra un uomo e una donna: le emozioni e i sentimenti espressi non sempre vengono riconosciuti e accolti dalla persona amata e di conseguenza spesso non si apprezza quello che l’altro fa per noi. Come afferma Zed: “Ogni relazione funziona se ci sono affinità caratteriali che ti permettono di stare in un equilibrio, senza soffocare o stravolgere la natura di chi ami”.

Il murale di Dolo rappresenta visivamente un amore sbagliato donato da una donna alle proprie piante. La figura femminile al centro della composizione è circondata da fiori rigogliosi che ha nutrito con passione, la stessa che sta rivolgendo a un cactus stretto in braccio. Tuttavia, il risultato in questo caso non è quello atteso, la pianta grassa è visibilmente in difficoltà a causa della troppa acqua che la sta uccidendo, il cactus di fatto necessita di attenzioni differenti rispetto agli altri fiori. In conclusione, la morale che Zed ci trasmette con questo splendido lavoro è che non tutte le piante necessitano della stessa quantità d'acqua come non tutti necessitano dello stesso tipo di attenzione e amore.

Wrong love

Zed1 accepted the invitation to the IDoLove Festival with great enthusiasm and describes the experience as follows,"The girls of IDoLove Urban Art Festival contacted me to paint the wall of a house inside a very nice popular complex, just steps from the center of Dolo. It was a wonderful experience because there were other artists with me that I had not seen for years. We immediately had a nice reunion, remembering the past times. In the neighborhood the inhabitants immediately welcomed us kindly, offering us handmade delicacies”.

The drawing created by Zed1 in Dolo is one of his favorites, as he himself points out, as it is the result of a love story lived by the artist a few years earlier and which he decides to tell on this wall with "great enthusiasm" .
Marco Burresi brings his emotions back to the walls, transforming them into vivid, empathic and engaging images. This operation has a therapeutic value for him and for this reason at Dolo his language is direct and sincere.
The Tuscan artist emphasizes here a very specific aspect of the relationship between a man and a woman. The emotions and feelings expressed are not always recognized and welcomed by the loved one and consequently often we do not appreciate what the other does for us. As Zed says,"Every relationship works if there are character affinities that allow you to stay in balance, without suffocating or distort the nature of those you love".

Dolo's mural visually represents a wrong love given by a woman to her plants. The female figure in the center of the composition is surrounded by lush flowers that she has nurtured with passion, the same that she is giving to a cactus in her arms. However, the result in this case is not what expected, the fat plant is visibly in difficulty due to the excessive water that is killing it; the cactus actually needs different attention than the other flowers.
In conclusion, the moral that Zed conveys to us with this splendid work is that not all plants need the same amount of water as not all need the same kind of attention and love.

artista Marco Burresi
Biografia
Marco Burresi  in arte Zed1 è nato  a Firenze e residente in Certaldo (FI)  ha studiato grafica alla scuola Lucrezia Tornabuoni di Firenze.
Eventi e mostre importanti:
-Tokyo 2015 Decorazione murale ed esposizione personale presso Amp Gallery
-Osaka 2015 esposizione presso ufficio cultura italiana
-Grosseto 2015 vincitore premio Mario Monicelli 2015
- NewYork 2013-2014 decorazione murale ed esposizione collettiva
-Miami 2014-2016-2017 decorazione murale e esposizione in Mia Miami scope art festival.
Paesi esteri in cui sono state realizzate opere murali:  Oslo (Norvegia), Roeselare (Belgio), Cardiff (Galles), Amsterdam (Olanda), Copenaghen (Danimarca), Deva (Romani), New York (Usa), Jersey city (Usa), Miami (Usa), Denwer (Usa), San Freancisco (Usa), Tokyo (Giappone), Fortaleza(Brasile), Playa del carmen (Messico), Tarafal, Ribeira Grande, Lisola di maio (Capoverde), Ponte de sor (portogallo), Pombal (Portogallo), Sant Ander (Spagna).

Zed1 è uno street artist, nel significato più genuino del termine, da più di vent’anni. Tramite un costante e variegato sviluppo della tecnica, il suo stile si evolve conseguentemente alla sua attività di writer, che lo porta a dipingere treni, muri e superfici di ogni tipo. Seguendo la sua predilezione per il figurativo, arriva a creare un mondo di burattini umanoidi, che, nella loro apparente asetticità, interagiscono con la realtà che li circonda, evolvendosi tanto nello spazio quanto nel tempo ( come nel recente ‘Second Skin’). Zed1 si muove , attraverso una una raffinata danza di forme e colori, in un surrealismo postmoderno, che anche nei suoi tratti più irrazionali rimanda a una lucida consapevolezza, a volte malinconica, a volte terribilmente ironica.
Davide Barbieri


Zed1 has been a street artist, in the truest sense of the term, for over 20 years. Through a constant and varied development of the technique, his style evolves accordingly to his work as writer, which leads him to paint trains, walls and surfaces of all kinds. Following his predilection for imagery, he succeeds in creating a world of humanoid puppets, which, in their illusory sterility, interact with the world around them, evolving both in space and time (as in the recent "Second Skin"). Zed1 moves, through a fine dance of shapes and colors, in a post-modern surrealism that, even in its most irrational features, refers to a clear awareness, sometimes melancholy, sometimes extraordinarily ironic.
Davide Barbieri
CONTATTI
Nicoletta
nicoletta@spaziobackup.it
Alice
baldanalice08@gmail.com
CREDITS
Foto:
Paolino Bacino
Alessio Consoli
Daniele Pace
Tobia Berti

Video:
Alessio Consoli
Gianpaolo De Marchi
Video:
Alessio Consoli
Giampaolo De Marchi

Traduzione: Camilla Wulten
CONTATTI
Nicoletta
nicoletta@spaziobackup.it
Alice
baldanalice08@gmail.com
CREDITS
Foto:
Paolino Bacino
Alessio Consoli
Daniele Pace
Tobia Berti

Video:
Alessio Consoli
Gianpaolo De Marchi
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