Hyuro - IDoLove Uban Art Festival

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I'M IDOLOVE
AND I'M AN URBAN ART FESTIVAL.
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Senza titolo
L’artista donna delle donne, Hyuro, al secolo Tamara Paula Djurovic.
Il suo lavoro, nato nel territorio per il territorio, racconta storie di donne e di vita quotidiana.
Come una fotografia che fissa listante nel tempo, lambiente domestico raccontato da Hyuro è l’interno di una cucina del passato, qui, su un tavolo di legno, sono stati abbandonati alla rinfusa cibi, giocattoli e oggetti di uso quotidiano, resi con uno stile solido nel colore e lieve nelleffetto. La scena quasi metafisica, illuminata dalla candela, suggerisce la presenza-assenza di una figura femminile, silente ma loquace, in grado di suggerire storie antiche e moderne. Le interpretazioni possono essere molte, a ognuno la propria.

La sua natura morta senza titolo è dedicata al lavoro delle donne, svolto dentro e fuori le mura domestiche, rievoca la storia di due sorelle coraggiose che, nel difficile periodo del dopoguerra, aprirono un negozio di giocattoli nel centro di Dolo. Le storie locali raccontano che le vetrine dei giocattoli scintillanti, sistemati perfettamente dalle due donne nella loro vetrina, segnarono i ricordi e i desideri dei bambini dellepoca.

Without title

The female artist of all women, Hyuro, born Tamara Paula Djurovic.
Her work, conceived in the territory for the territory, tells stories of women and everyday life.
Like a photograph that fixes a moment in time, the domestic environment told by Hyuro  is the interior of a kitchen in the past. Here, on a wooden table, foods, toys and everyday objects have been abandoned in bulk, and they appear with a solid style in the color and light in the effect. Lit by the candle, the almost metaphysical scene suggests the presence-absence of a female figure, silent but talkative, and capable of suggesting ancient and modern stories. The interpretations can be many, to each their own.

Her untitled still life is dedicated to the work of women, carried out inside and outside the home; it evokes the story of two courageous sisters who, in the difficult post-war period, opened a toy shop in the center of Dolo. Local stories tell that the shop window of sparkling toys - perfectly arranged by the two women in their window - marked memories and wishes of the children of the time.
Biografia
Tamara Djurovic, meglio nota come Hyuro, è un artista argentina che vive e lavora in Spagna. È tra le artiste più conosciute e rappresentative del circuito internazionale dell’arte urbana, grazie a una intimità e una sensibilità tematica e pittorica fuori dal comune.
Inizia il suo percorso dipingendo perlopiù su tela, l’incontro con Escif a Valencia rappresenta l’opportunità per iniziare a dipingere in strada. Fin da subito gli elementi politici e surreali del suo lavoro danno vita a composizioni oniriche in cui la protagonista assoluta è la donna.
Il suo lavoro assume infatti i connotati di una denuncia, neanche troppo velata, verso tutte quelle contraddizioni e ipocrisie che accompagnano la figura femminile ancora oggi. L’artista muove la sua critica attraverso opere complesse, ricche di sottotesti e allegorie che si rifanno alla vita quotidiana, mettendo a nudo gli stereotipi e lo stato di alienazione della donna nella società moderna.
Nei suoi primi lavori il tratto risulta essenziale, i colori spenti e vicini a una scala di grigi, con le opere spesso criptiche e caratterizzate dalla presenza di alcuni animali.
Nel corso del tempo l’aspetto dei corpi, dei volti, così come gli abiti e tutti gli altri elementi di contorno, hanno iniziato ad essere rappresenti con sempre più cura e dettaglio, avvicinando le opere in strada con la produzione in studio. La possibilità di lavorare su superfici di maggiore grandezza, a differenza delle prime opere realizzate su porzioni di parete, ha permesso infatti all’artista di inserire sfumature ed effetti d’ombra mano a mano sempre più complessi e articolati.
Le scene di vita proposte nell’ultimo periodo, con particolare cura per le textures e la voluminosità di abiti e stoffe, mostrano soggetti privi di volto e capaci quindi di una maggiore immedesimazione. Attraverso questi Hyuro approfondisce argomenti differenti, spesso legati al luogo di lavoro, mostrando tutta la propria sensibilità e capacità nel trattare le contraddizioni interne e i conflitti interpersonali che accompagnano e scandiscono l’esistenza di ciascuno di noi.
Hyuro è deceduta nel Novembre 2020.

 
She was born in 1974 in Argentina. She had learned to be an artist and paint but on canvas.
Her career came to notice when she came to Europe to take a master's degree at the Technical University of Valencia and she became involved in street art. She was introduced to the appeal of murals by Escif who is based in Valencia. He was born in 1997 and his art consists of simple images designed to make the viewer think. Hyuro's first mural on a wall was in 2010. Hyuro's images are also monochrome or with very muted colours. Initially her work was illegal but then she was asked to take part in festivals where the paintings were permitted by the organisers.
In 2014 a mural for the Living Walls project by Hyuro depicting a naked woman was vandalised in Atlanta. It was painted over after residents called the mural "pornographic."  
She died in Valencia in November 2020 of leukaemia. She has left her work around Europe, particularly in Spain, but also in Argentina, Brazil, Mexico, the United States, Morocco and Tunisia.
CONTATTI
Nicoletta
nicoletta@spaziobackup.it
Alice
baldanalice08@gmail.com
CREDITS
Foto:
Paolino Bacino
Alessio Consoli
Daniele Pace
Tobia Berti

Video:
Alessio Consoli
Gianpaolo De Marchi
Video:
Alessio Consoli
Giampaolo De Marchi

Traduzione: Camilla Wulten
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Nicoletta
nicoletta@spaziobackup.it
Alice
baldanalice08@gmail.com
CREDITS
Foto:
Paolino Bacino
Alessio Consoli
Daniele Pace
Tobia Berti

Video:
Alessio Consoli
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